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  raffaele lippi  

 

Raffaele Lippi
Napoli 1911 - 1982

 
Lippi ebbe una formazione artistica da autodidatta, influenzata in particolare dall'ambito di Luigi Crisconio. Questo legame risulta evidente nei dipinti databili tra la fine degli anni '30 e quella degli anni '40; e, se nel genere della natura morta l'artista sembra interessato ad indagini di tipo metafisico, sono soprattutto i paesaggi a scandire le tappe di una progressiva appropriazione del linguaggio pittorico all'interno della tradizione locale. Alla elaborazione di un suo stile, perviene, infatti, lungo il percorso che va dai quadri rappresentanti angoli di campagna o di periferia, a quelli di macerie, nei quali cambia il suo modo di percepire la città: da semplice orizzonte affettivo, a territorio di sofferta desolazione, Lippi sceglie di dipingere architetture devastate dalla guerra per dar voce al dolore dovuto al momento storico che Napoli sta attraversando. Cambia così anche la sua pittura: le sue pennellate, prima sottili e controllate,si fanno sempre più corpose ed indistinte.
Negli anni della partecipazione al Gruppo Sud (1947 - 49) si accresce il suo interesse per la rappresentazione della figura umana, giungendo ad accentuate deformazioni espressioniste. Dopo il '50 prosegue sulla strada del del figurativo e si accosta al Neorealismo; ma le sue convinzioni ideologiche, di stampo comunista, sono così forti da indurlo a disciplinare la sua propensione a forme e colori liberi; ritenendo doveroso fare della pittura uno strumento di impegno politico e sociale, passa a ritrarre gente del popolo, persone qualunque, in modo semplice e dottrinale. Resta poco o nulla di questa fase, perchè la disillusione giunta con gli eventi politici del '56 e la pulsione a riabilitare il lato più creativo delle sue ricerche cromatiche lo indcono a rinnegare un intero periodo della sua attività, fino a distruggere le opere che aveva realizzato.
   
  Sul finire degli anni '50, una nuova fase è caratterizzata comunque dalla presenza della figura umana, che perde però le sue fattezze naturali, e appare spesso spettrale, sfuggente alla messa a fuoco. La città, la periferia, diventano, nelle opere dell'ultimo decennio, uno sfondo indefinito, mentre gli interni, in cui dominano la solitudine ed il silenzio, si prestano ad essere ambientazioni ideali per figure di donne ed uomini, ugualmente tormentate, in dipinti intimisti, intrisi di umori malinconici. Col tempo sembra accentuarsi il carattere visionario della sua pittura, per cuihanno un ruolo importante i colori soffusi, caldi e bruni, con luminescenze di bianco e grigio. Gli sono state dedicate due importanti mostre retrospettive: una, nel 1984 a Villa Pignatelli, e l'altra, nel 2004 al Castel dell'Ovo.  
 
 
edificio 1 figura i padroni del vapore riposo gg nat morta
 
 
  - Mostre -
   
1931 Mostra d'Arte del GUF, Maschio Angioino, Napoli
1937 Mostra dell'Epifania, Circolo Artistico, Napoli
  Sindacale BB. AA, Napoli
1938 Sindacale BB. AA, Napoli
  La Permanente in Villa, Napoli
  Pittori napoletani, Terme Stabbiane, Napoli
  La mostra di Pittura, Castellammare di Stabia
1939 Sindacale BB. AA, Napoli
  Mostra di pittori e scultori, Terme Stabiane, Napoli
1940 X Sindacale BB. AA, Napoli
1941 XI Sindacale BB. AA, Napoli
1942 Sindacale BB. AA, Napoli
1944 I Mostra degli artisti liberi
1946 Mostra di acquarelli, Galleria A. M. A., Napoli
1948 Gruppo Sud di Pittura, Blu di Prussia, Napoli
  Mostra dei Meridionali, Casa della Cultura, Milano
  II Mostra della Arti Figurative, Galleria Forti, Napoli
  Bohème Club, Gruppo Sud, Napoli
1949 Giovani napoletani, Galleria Accinni, Napoli
  Gruppo Sud, Blu di Prussia, Napoli
1950 Collettiva d'artisti veneziani e napoletani, Galleria S. Orsola, Napoli
1952 Collettiva di artisti romani e napoletani, Galleria La Medusa, Napoli
1953 Mostra sociale del Bianco e Nero, Promotrice S. Rosa, Napoli
  III Mostra Nazionale “ Maggio di Bari”
  Mostra dell'arte nella vita del Mezzogiorno, Palazzo delle Esposizioni, Roma
1956 Mostra sociale, Promotrice S. Rosa, Napoli
  Mostra della tavoletta, Galleria Giosi, Napoli
1957 Raffaele Lippi, Galleria Medea, Napoli
  IV Mostra Nazionale di pittura, Frattamaggiore Napoli
1958 Premio Nazionale di Pittura Bianco e Nero, Naso (Messina)
  Palazzo Comunale, VI Mostra d'arte, Roma
1959 Raffaele Lippi, Galleria Minerva, Napoli
1960 Premio Posillipo, Napoli
1961 Quadriennale di Roma, Premio Autostrada del Sole
1962 III Premio Nazionale di Pittura Posillipo, Napoli
1963 Premio Posillipo, Napoli
1967 Pittura Napoletana, La Lucerna, Napoli
1969 Raffaele Lippi, Galleria S. Carlo, Napoli
1971 De Stefano, Lezoche, Lippi, Vitagliano, Europa Centro d’Arte, Napoli
1976 Campania Proposta Uno, galleria Vanvitelli, Napoli
1981 Expo Bari con la Galleria Ganzerli
1984 Raffaele Lippi, Museo Pignatelli, Napoli
1997 Lippi, Notte, Cajati, Waschimps, La Mediterranea Arte, Napoli
2001 Napoli 1950 - 59, Il rinnovamento della pittura in Italia, Palazzo dei Diamanti, Ferrara
2002 Il Novecento in piccolo formato, La Mediterranea Arte, Napoli
2004 Quadreria Artisti Napoletani 1950/2000, Istituto Statale Filippo Palizzi
  Raffaele Lippi 1925 1982, Castel dell’Ovo, Napoli
  Raffaele Lippi, oli e disegni, La Mediterranea Arte, Napoli
2006 Catelli, Lippi, Waschimps, La Mediterranea Arte, Napoli
2007 Lippi, Waschimps, Cajati, La mediterranea arte, Napoli
   
  - Bibliografia -
   
  Lea Vergine, Undici pittori napoletani d’oggi, L’Arte Tipografica, Napoli 1963
  C. Ruju, Possibili ipotesi per una storia 1950-1970 dell’avanguardia artistica napoletana, Edart Napoli, Napoli 1972
  Raffaele Lippi, catalogo mostra Villa Pignatelli, 1984
  Fuori dall'ombra, nuove tendenze delle arti a Napoli dal 1945 al 1965, catalogo, Elio De Rosa Editore, 1991
  Storia e civiltà della Campania, il Novecento, Electa Napoli, Napoli 1996
  R. Pinto, La pittura napoletana del Novecento, Istituto Grafico Editoriale Italiano, Napoli 2002
  V. Corbi, Raffaele Lippi, dipinti e disegni 1925-1982, Paparo Edizioni, 2004
  M. Picone, La pittura napoletana del Novecento, Franco Di Mauro Editore, 2005
   
   
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